E’ approdato, l’11 luglio 2022, in sede della terza e decisoria Conferenza dei Servizi Regionale per il Biodigestore di Anagni in Località Selciatelle, il PARERE SANITARIO NEGATIVO a firma del Sindaco Avv. Daniele Natalia.

Enunciazioni sanitarie inconfutabili, dettagliate, ineccepibili e soprattutto specifiche per il territorio di Anagni in generale e per la zona di insistenza dell’erigendo digestore in particolare, sono stati rappresentate dall’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente di Frosinone e Provincia, che hanno operato riportando pedissequamente i dati ISTITUZIONALI del DEP LAZIO (Dipartimento Epidemiologico della Regione Lazio) in riferimento al periodo 2010-2017 e dello Studio Epidemiologico Nazionale S.E.N.T.I.E.R.I. sviluppato dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità) a cura del Ministero della Salute.
Non sono stati descritti, seppur significativi per il territorio, studi realizzati dai Medici afferenti all’Associazione Medici Ambiente, per evitare strumentalizzazioni inopportune e fuorvianti, facilmente prevedibili.

Nonostante ciò, in sede di conferenza, l’esponente regionale, Ing. Leone, ha tentato un goffo tentativo di smentire la disamina sanitaria presentata dal Sindaco di Anagni, invocando una irreale affermazione del Ministero della Salute in riferimento ai dati sanitari. Forse il dirigente, colto da una foga negazionista, non si è reso conto che stava disconoscendo il DEP Regionale Lazio e lo studio SENTIERI dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità), ESPRESSIONI del MINISTERO DELLA SALUTE, i dati dei quali rappresentano il parere sanitario del comune di Anagni.

Alla precisazione dell’incongruità dell’affermazione dell’ Ing. Leone da parte del Responsabile Scientifico dell’Associazione Medici, dott. Teresa Petricca, si è levata una voce stridula e scomposta. Trattavasi del Sig. Migliorelli che, sine titulo, intimava il silenzio a chi parlava di salute e norme a salvaguardia di tutti.

Sgomenta, peraltro, che, in una nota stampa, alcune associazioni territoriali anagnine che si proclamano antibiodigestore, in merito la specifica ed ineccepibile disamina della criticità sanitaria del territorio in Anagni basata unicamente su DATI ISTITUZIONALI incontrovertibili, abbiano abbracciato e fatte proprie le stesse eccezioni strumentali dei proponenti e dei simpatizzanti dell’immondizia quale risorsa. Sorge il dubbio se il non aver colto il significato del parere sanitario negativo senza ravvisare in esso, in questo particolare momento, lo strumento di condivisione per sostenere una fattiva e concreta opposizione al biodigestore, sia espressione di innocente ed inconsapevole incapacità di comprensione o, al contrario, espressione di malafede, in entrambi i casi una penalizzazione per Anagni.

Quale in realtà l’intervento del Ministero della Salute a sproposito scomodato dall’Ing. Leone e dalle associazioni di cui sopra?

Il Ministero della Salute, a seguito della segnalazione dell’Associazione Medici del 15/06/2021 con riferimento alle procedure VIA ed AIA del Biodigestore di Anagni, investiva direttamente il Presidente dell’ ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ chiedendo “con ogni consentita urgenza, un parere tecnico scientifico dell’Istituto.” Ma, nel box regionale, non abbiamo rinvenuto nulla in merito. E ancora: il Ministero della Salute in merito il Biodigestore, nel settembre 2021, ha fornito “PARERE TECNICO DI NATURA CONSULTIVA E NON VINCOLANTE ALLA REGIONE LAZIO sul procedimento n. 018/2021 a seguito di una nota dell’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente indirizzata all’On. Ministro della Salute“. Il Ministero ovviamente, non rilevava particolari criticità dal punto di vista TECNICO con riferimento alla proposta progettuale, ma indicava, solo grazie alle segnalazioni dei Medici, ben otto gravose raccomandazioni “tenuto conto dell’ubicazione dell’impianto, al fine di prevenire eventuali fenomeni di contaminazione ambientale con potenziali conseguenze sulla salute umana” a dimostrazione, a nostro avviso, della superficialità ed approssimatezza del piano presentato dal gestore.

Questo l’intervento del Ministero con il quale avvalorava la nota dei Medici, non altro. Con le otto prescrizioni il Ministero ha esplicitamente segnalato l’assenza di attenzione alla salute da parte di tutti. Laddove si fosse resa mancante la segnalazione dei Medici, il Ministero della Salute non sarebbe mai venuto a conoscenza di quelle criticità sanitarie ed ambientali dagli stessi segnalate e puntualmente misconosciute e non avrebbe mai apportato le opportune osservazioni a favore della salvaguardia della salute dei residenti. Purtroppo, nostro malgrado, non c’è stata nessuna contestazione o negazione da parte del Ministero a quanto affermato dai Medici per l’Ambiente, anzi….


Dott.ssa Teresa Petricca – responsabile scientifico dell’ Associazione Medici
Dott. Antonio Necci – referente per Anagni dell’ Associazione Medici